La sezione del Festival dedicata al garden design per la quotidianità. Micropaesaggi che  portano all’attenzione del grande pubblico questioni importanti.

Orti in terrazza

Progetto: Greenatelier
Indirizzo: Circonvallazione Trionfale 25, 00195 Roma
Referente: arch. Virna Mastrangelo
Cell. 392 9779125
info@greenatelier.it
wlandstudio@gmail.com

www.greenatelier.it

Ringraziamo i nostri sponsor che hanno reso possibile questa istallazione: Domino, Ceramica Cotinua, Margheriti vivai.

“Orti in terrazza”: Luoghi biodiversi per uno stile di vita sostenibile

I colori dell’orto e dei fiori, i profumi delle officinali, il ronzio delle api, il leggero volo delle farfalle, il cinguettio degli uccelli: le nostre terrazze, siano esse pubbliche o private, si possono trasformare in luoghi di Biodiversita’ dove poter coltivare e conoscere il nostro Cibo, produrre la nostra Energia, relazionarci agli altri all’insegna della Cura e della Socialita’, dell’Innovazione tecnologica e del Risparmio energetico. Il progetto vuole evocare tutto questo, attraverso questa installazione in cui si propone una unita’ outdoor, semplice e accogliente, autosufficiente energeticamente grazie all’utilizzo di sistemi di produzione domestici come il microfotovoltaico e il minieolico. Uno spazio dove non vi e’ piu’ distinzione tra interno ed esterno, che diventa luogo centrale della vita quotidiana.

Quello che si propone e’ un modello semplice, virtuoso, replicabile e flessibile in grado di adattarsi alla specificita’ del luogo e alla sua funzione. .

La pandemia Covid 19, prima, e la guerra in Ucraina, poi, hanno messo in evidenza la fragilita’ del  nostro modello di sviluppo, la disfunzione del nostro ecosistema urbano e la nostra dipendenza energetica. E’ necessario un profondo cambiamento culturale e un diverso approccio alla vita quotidiana a partire  da una nuova consapevolezza da parte di ciascuno di noi.

“Orti in Terrazza”, e’ un invito a coltivare la nostra vita, a riappropriarci del nostro Tempo riacquistando consapevolezza sul Cibo, sul nostro stile di vita, sulle nostre relazioni con gli altri e sulle ripercussioni che questo ha sulla Salute nostra e quella del Pianeta.

“Orti in terrazza” e’ una proposta che si inserisce nel piu’ ampio progetto HortusUp© promosso da Greenatelier per la citta’ d Roma, con il sostegno e l’adesione di diverse Associazioni. Promuove, elabora e coordina, per il privato e per il pubblico, la realizzazione di progetti pilota integrati e finalizzati alla rigenerazione urbana e alla trasformazione culturale attraverso l’applicazione di Soluzioni Basate sulla Natura (NBS). La costante attivita’ di sensibilizzazione svolta e’ un invito a coltivare la citta’ trasformando le coperture piane e le terrazze di case private, condomini, scuole, mercati, strutture sanitarie, ospedali in luoghi verdi per la coltivazione urbana, l’educazione alimentare e ambientale e il vivere nel verde. I benefici ambientali, sociali ed economici conseguenti alla diffusione massiva di questa pratica sarebbero notevoli per i singoli e per la comunita’ tutta.

Si ripete spesso che Roma e’ il comune agricolo piu’ grande d’Europa eppure, rimane una città  che ha una grande quantità di tetti piani inutilizzati e grandi aree totalmente cementificate.

Possiamo immaginare che, come in altre citta’ europee, anche i ‘tetti piani’ di Roma possano un giorno trasformarsi in magnifici orti urbani? Certamente si. Noi di HortusUp© ci crediamo.

Il TEVERE “150 Remi verso il Cielo”

Progetto effimero di Maria Elena Marani

viale Carso 61, 00195 Roma
Cell. 331 6381423
mariaelenapaysa@gmail.com

Con la collaborazione: di Franco Bovo, Leo Carletti, Nicolò Cavalcanti, Francesca Fortini, Giuseppe Lattanzi, Carolina Bello Suarez, Veronica Corbi, Giovanna Sassoni Giachetti, Massimo Serantoni 
Partners

Museo del Tevere & Circoli Canottieri Storici di Roma
Federazione Italiana Canottaggio
Reale Circolo Canottieri Tevere Remo
Canottieri RAI

Si ringrazia
Flora Olanda Srl
Fontana Larga
Horti di Veio
Franco Scardela

con il patrocinio di

e la collaborazione di

Questo “progetto effimero”  vuole raccontare  il “percorso di vita” del fiume Tevere, dalla  sua sorgente, immersa nella faggeta e specie floristiche spontanee del Monte Fumaiolo, alle sue due foci di Fiumara Grande e Fiumicino che delimitano l’Isola Sacra, caratterizzate dalla macchia mediterranea e dalla vegetazione ripariale, che versano le sue acque nel Mar Tirreno, al cui orizzonte il sole tramonta a ovest.
In particolare viene rappresentato il tratto “romano” del Tevere, focalizzando “l’Oasi Urbana del Tevere”, riconosciuto come il “Fiume più pulito del Mondo”.
In questo tratto il Tevere, animato dalla fauna stanziale e migratoria che popolandolo vi trova riparo ed habitat ideale, incorniciato dalla flora naturale ripariale, integrata alla flora minore  erbacea e pioniera,    in un paesaggio variegato e colorato, diviene completamente fruibile dai romani che possono goderne le rive che palpitano di vita, oltre che  navigarlo.
La storia del Tevere è intensamente legata a quella di Roma, edificata e sviluppatasi sulle sue sponde, con i suoi porti fluviali e con i suoi ponti che collegano la parte al di qua e quella al di là della Città che lo avvolge.
Fin dall’antichità  i “fiumaroli”, celebrano a febbraio la Festa della Candelora, per  la benedizione delle candele da accendere nelle  tempeste, delle imbarcazioni e delle acque del Tevere nella  loro Chiesa di Santa Maria dell’Orto a Trastevere.
In realtà tutti gli abitanti di Roma hanno sempre vissuto intensamente il Tevere, che oggi è anche un grande spazio di benessere, di salute e di sport.
Nel “progetto” Il Tevere è rappresentato da un tubo spiralato tridimensionale che ne rappresenta l’energia; ai lati lembi di natura, rive con isole di sabbia e detriti, popolate dalla vegetazione ripariale e pioniera, che nasce tra i blocchi di travertino delle sue sponde e sui muraglioni che lo arginano.
Salendo la scalinata di ingresso all’Auditorium si percorre,  idealmente controcorrente, il fiume lungo la sua sponda destra, scorgendo al centro l’Isola Tiberina, unica isola urbana fluviale in pieno centro storico.
Su quest’Isola, che ha la forma della prua di una nave  che naviga sul Tevere ,abbiamo voluto ospitare simbolicamente la scultura trasparente, realizzata per l’evento “Rema Roma per la Vita”.
La presenza anche del Museo del Tevere all’interno del “progetto” testimonia  l’importanza storica, culturale e sportiva del fiume e la necessità della sensibilizzazione per la sua tutela.
I remi proiettati verso il cielo, sono lo scenario di un simbolico “alza remi” in onore dello Sport del Canottaggio e del Circolo più antico di Roma, il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, che compie 150 anni.
Ma soprattutto  del messaggio di tutela della Salute, del Benessere e della Prevenzione, nell’ambito del Programma di Canottaggio Integrato, che verrà lanciato dalle 150 Donne che remeranno sul Tevere per la Vita.
Dopo un lungo percorso attraverso colline, valli e centri urbani il Tevere, come ogni fiume, arriva alla sua meta, il mare, che non è la fine del suo viaggio, ma il nuovo principio del ciclo perenne del fluire dell’acqua.

Garden shell

Progetto: Uptown Muse Studio
Referente: arch. Nabila Di Pilla
Cell. 339 7125563
Uptownmuse.studio@gmail.com

La Garden Shell è un giardino acquatico, una seduta, una barca, un’oasi, un luogo di relax e di socialità, ma soprattutto un orto idroponico. È uno strumento di rigenerazione, di resilienza nei confronti dell’inquinamento e della cementificazione, di risparmio di suolo e di acqua. Ma soprattutto è il simbolo di una purificazione che non è solo ecologica, bensì spirituale, umana.
Seduti in mezzo a due vasche d’acqua, possiamo ritrovare il piacere del donare e del fare, in armonia con lo scorrere delle stagioni e con i processi naturali di rigenerazione e trasformazione, di quella vita che è propria dell’acqua, l’elemento in cui la vita stessa ha origine.
L’azione rigenerante dalle piante per le piante, attraverso l’azione umana. Ninfee, Iris, Papiri, in un microcosmo acquatico, rigenerano acque piovane e di scarico, rendendole nuovamente disponibili per un’agricoltura urbana, nei luoghi dove non c’è disponibilità di terra. La coltura idroponica entra nelle piazze, nei parchi, nei balconi, sui tetti!
Dall’acqua per l’acqua, il beneficio dell’uomo è nel sollievo dallo stress, attraverso un momento di ristoro, una pausa, fra condivisione e auto-produzione di cibo, in un’ottica completamente circolare.
Nella Garden Shell non è necessario utilizzare pesticidi, ma l’interazione degli ecosistemi acquatici, non è neppure necessario disboscare, bensì è necessario controllare che la natura svolga regolarmente il suo corso, monitorando i processi di ossigenazione depurazione e fertilizzazione dell’acqua.
I materiali questo “giardino senza terra” sono completamente naturali e riciclabili al 100%, provenienti da filiera sostenibile: la shell, ovvero il guscio, è di compensato marino trattato con vernici all’acqua, il legno è un materiale vivo come i microcosmi che ospita. I km sono davvero zero, La produzione del legno e del Lazio, la lavorazione a Civita Castellana e a Civitavecchia la fornitura delle piante a Latina.
Da un’idea di architetti navali e architetti paesaggisti, in collaborazione con gli studenti dell’Università della Tuscia, dell’Università La Sapienza e L’Università di Firenze, dall’unione di biologi e botanici, di chimici e ingegneri, ma soprattutto di artisti, la Garden Shell è la proposta di un team giovane per un futuro più sostenibile.
Dalla penna di Nabila Di Pilla, Semi Arfaoui e Cecilia Cocci, con la supervisione di Luciano Di Pilla, Marcello Vettori e Andrea Bonito.
Paesaggisti romani con vocazione navale ed uno sguardo improntato al futuro, ma soprattutto al presente. Perché agire oggi è possibile ed è anche bello e fa anche bene alla salute, all’umore e alle finanze oltre che al pianeta!
Ognuno può compiere piccoli gesti e dall’unione di tanti piccoli gesti virtuosi si possono risparmiare decine di milioni di metri cubi di acqua potabile, si possono risparmiare centinaia di migliaia di ettari di suolo e di foreste, si possono rigenerare e riqualificare interi quartieri città, ma anche angoli domestici privati, trovando oasi nella cementificazione, anzi, trasformando delle isole grigie ed inospitali in luoghi di comunità e felicità. Per la famiglia, per gli studenti, per i bambini e gli anziani, per le aziende, per il turismo, ognuno può produrre il proprio cibo sapendo di non avere un impatto sull’ambiente anzi, al contrario di contribuire a preservare acqua e suolo.
La bellezza e l’armonia della natura sono racchiuse in uno scrigno, in un guscio, in questa nostra miniatura della meraviglia di Madre Natura.

Home garden

Progetto: Ap architettura e paesaggio di Chiara Sottosanti
Indirizzo: via Piero Aloisi 4, 00158 Roma
Referente: arch. Chiara Sottosanti
Cell. 349 7116929
chiarasottosanti@libero.it
www.archilovers.com/chiara-sottosanti

In questo periodo abbiamo imparato ad apprezzare i nostri luoghi, il nostro tempo, vivere più lentamente, e sicuramente in questo cambiamento le nostre case ci hanno fatto da nido…Abbiamo riscoperto la fortuna, la bellezza di poter avere uno spazio aperto e abbiamo fatto in modo che il “fuori” diventasse un unicum con l’interno. E allora perché non mischiarli, giocare con loro e creare nuovi ambienti, nuovi spazi?

Torrimpietra Builders

Progetto: Linee Minime Studio / The Community Builders Project ETS
Referente: arch. Francesco Fumagalli
studio@lineeminime.com
www.lineeminime.com

Realizzato con il patrocinio di

Amore chiama amore, cura chiama cura, qualità chiama qualità.
Senza amore, cura né qualità, lo spazio pubblico delle periferie è spesso il risultato di zooning urbanistici e solo memoria di qualche raro intervento paesaggistico pensato e realizzato perlopiù in economia.

TCBP_The Community Builders Project
Torrimpietra Builders è il primo progetto del nuovo ETS The Community Builders Project (TCBP), nato grazie al bando Fermenti 2019, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale con lo scopo di ricostruire spazi pubblici di qualità coinvolgendo giovani under 35 in cantiere, partendo dalle periferie di Roma.

Torrimpietra Builders_FVP_2022
Il nostro ”altro giardino” per FVP_2022 è un grande mobile urbano in sughero e legno che contiene una nuova forma di paesaggio pubblico.
Come per tutti i progetti di TCBP è un paesaggio pensato con il coinvolgimento attivo delle persone nella realizzazione dei loro spazi in un continuo processo di learing by doing: dall’installazione principale fino alle sedie n.1 di Enzo Mari del 1974 e all’arredo, è integralmente autocostruito da TCBP e progettato da Linee Minime Studio.
Il giardino mostra le lavorazioni e i principali materiali che verranno utilizzati a Torrimpietra e un’idea di futuro per l’area ed è stato ideato per poter essere facilmente e integralmente smontato e ricollocato sull’area di progetto o in altri eventi.
Il sughero, materiale naturale per eccellenza, verrà riutilizzato come isolante naturale per la baracca on-site, mentre le piante che verranno esposte sono le prime che saranno messe a dimora a Torrimpietra.
Tutti i materiali di progetto saranno naturali e durevoli a partire dai muri in terra cruda, raccolta sull’area di Torrimpietra che si realizzeranno per filtrare la strada carrabile.
Questo materiale, che verrà presentato nel nostro “altro giardino” per la prima volta in Italia, costituisce il paradigma di aree come risultato degli sbancamenti realizzati per le fondazioni degli edifici, e la sua lavorazione km zero e a zero

Giardino P.

Progetto: Fabrizio Capretta Dianthus Giardini
Indirizzo: via delle Viole 20, 00079 Rocca Priora (RM)
Referente: Fabrizio Capretta
Cell. 348 5939168
info@dianthus-giardini.eu
www.dianthus-giardini.eu

Giardino P. nasce inizialmente come giardino per bambini, uno spazio dedicato e studiato per i più piccoli.
Poi è diventato qualcosa di più perché, in fondo, un po’ rimaniamo tutti bambini.

Abbiamo scelto di chiamarlo Giardino P. perché è per i piccoli, perché è un giardino possibile, difatti può essere realizzato sia in un terreno o su cemento o pavimento (praticamente ovunque).
È un giardino parsimonioso, riesce a far risparmiare circa il 70% di acqua rispetto a un giardino equivalente realizzato senza gli accorgimenti tecnici di Giardino P.

È personale e può essere adattato a più contesti, è particolare per i vari colori che offre durante l’anno. è probabile che questo giardino, infine, possa trovare posto ovunque grazie alla ridotta manutenzione.
Tecnicamente è strutturato come un giardino pensile, in grado di mitigare gli effetti delle piogge e migliorare il deflusso delle acque oltre a migliorare il microclima. Il risparmio idrico che comporta permette di ridurre notevolmente l’acqua di irrigazione, problematica sempre più rilevante in futuro.