I balconi interpretano l’evoluzione del paesaggio urbano. Oggi che i luoghi selvaggi non ci sono pressoché più, la vera sfida per chi abbia a cuore il paesaggio, non è cercarne di nuovi, ma esplorare il valore di una nuova selvaticità tutta urbana.
I balconi verdi giocano a mutare in paesaggio le viste delle nostre finestre. Costruiscono nella loro sequenza lo storyboard per la messa in scena di uno spazio trasfigurato: più domestico e condiviso. Sono la narrazione poetica di un paesaggio amico.
Franco Panzini – curatore del concorso Balconi in città
Balconi in città è un concorso di ideazione, progettazione e realizzazione, rivolto a giovani architetti, paesaggisti, agronomi, designer, artisti e creativi di qualsiasi nazionalità, con la voglia di confrontarsi con un ambiente piccolo e delimitato (e spesso trascurato).
Se vi sentite pronti a questa sfida, iscrivetevi!
Edizione 2020: i progetti selezionati
Il tema dell’edizione 2020 è Grow wild. La commissione, presieduta da Franco Panzini, selezionato i seguenti progetti che saranno esposti alla X edizione del Festival.
Documentazione del concorso
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Scarica il disegno della pedana
Scarica la scheda di adesione dell'edizione 2020
La commissione
Franzo Panzini
Architetto
architetto e storico del paesaggio, è stato docente a contratto presso varie università italiane e internazionali. Ha pubblicato numerosi libri sulla storia del giardino e degli spazi verdi urbani, fra i quali: Giardini storici. Teoria e tecniche di conservazione e restauro, Officina 1985; Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Zanichelli 1993; Giardini delle Marche, Federico Motta 1999; Progettare la natura, Zanichelli 2005, edizione in portoghese rivista e ampliata Projetar a natureza, Senac - São Paulo 2013; Prati urbani. I prati collettivi nel paesaggio della città / City meadows. Community fields in urban landscapes, Fondazione Benetton Studi Ricerche / Artiga Edizioni, 2018. È membro della Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio (AIAPP) e della Society of Architectural Historians (SAH); rappresentante regionale di APGI (Associazione Parchi e Giardini d’Italia); membro del comitato direttivo della Associazione Pietro Porcinai