Come fare un acchiappasogni con i fiori

Il desiderio di un profondo legame con la natura ci porta a scegliere rituali e ricette per un colloquio più intimo con il mondo naturale.

Relazionarsi con la saggezza delle piante, con i fiori, le stagioni, la luna, è segno del nostro bisogno di radicarci e del fascino che culture primordiali ancora ricche di credenze, miti, abitudini e tradizioni, esercitano su di noi. Lacchiappasogni rientra tra queste.

L’etnografa Francis Densmore che per anni ha dedicato la sua vita a lavorare con molte tribù di nativi americani, racconta come sui telai delle culle dei bambini venissero appese delle “ragnatele” con un buco al centro per proteggere i piccoli da brutti sogni o da pericoli che aleggiavano nell’aria durante la notte e lascia passare solo quelli più belli.

Nel tempo, si utilizzarono cerchi di salice intrecciati a mano e si sostituì alla tela di ragno, una rete di fibra di ortica prima, un filo sottile poi, solitamente tinto di rosso.

Poetici e decorativi, gli acchiappasogni oggi trovano il loro posto nelle stanze dei bambini così come in quelle dei genitori.

Possono essere fatti di perline, piume, nastri o fiori. E saranno proprio dei colorati e floreali acchiappasogni, i protagonisti di questo workshop con Jessica Curelli di Twice Atelier.

Unica avvertenza: poneteli davanti a una finestra, cosi incubi e brutti sogni svaniranno alle prime luci del giorno.

Jessica Curelli di Twice Atelier flower designer, laureata in Industrial Design alla facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, responsabile visual e floral – che trova “affascinante suscitare stupore nell’ interlocutore, creare un’esperienza sensoriale, allestire ambienti che diventano piacevoli sensazioni nei ricordi.”

Giorni e orariSabato 1 aprile ore 17:00Durata60 minutiConJessica Curelli di Twice AtelierContributo€ 12

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