Immagina una città coperte di foreste, abitata da animali selvatici, farfalle, api, uccelli e insetti.

E ora immagina se

  • le città fossero alberi
  • gli alberi avessero una banca
  • gli uccelli potessero dirci se l’aria è pulita
  • un’arca potesse accogliere il patrimonio vegetale dell’intero pianeta in caso di diluvio universale

Immagina se tutto questo fosse vero ..

1. LA BANCA DEGLI ALBERI

Finalmente gli alberi italiani avranno, per primi nel mondo, una banca cui rivolgersi in caso di grave necessità, malattia o patologie  difficili da risolvere.

Con l’aiuto dell’alta finanza, nasce un progetto per piantumare nuovi alberi e rendere l’Italia una verdissima foresta urbana.

2. LE CITTÀ – ALBERO

Oggi più che mai gli alberi rappresentano una risorsa preziosa soprattutto per i centri urbani.

Occupano solo il 3% della superficie del pianeta ma ospitano quasi il 60% della popolazione mondiale che consuma il 75% delle risorse.

Possono ridurre i rumori, proteggere le fonti idriche, prevenire l’erosione del suolo e ridurre i costi energetici per l’aria condizionata e il riscaldamento.

Migliorano la salute e il benessere delle persone.

Esiste un programma che ogni anno si impegna a riconoscere le città che si impegnano a curare e gestire alberi e foreste in modo corretto. Si chiama Tree Cities of the World, ed è promosso da FAO e Arbor Day Foundation.

Cinque sono i requisti richiesti per diventare vere e proprie città-albero:

  • Esistenza nella città di una struttura dedicata alla gestione degli alberi
  • Presenza di regole specifiche
  • Esistenza di un censimento degli alberi
  • Organizzazione annuale di eventi di promozione consapevolezza in tema di alberi.

Il Tree City of the World 2019 è stato consegnato alla città di Torino per l’impegno dimostrato nella gestione efficace di una foresta urbana.

 

3. GLI ATLANTI DELL’ORNITOLOGIA URBANA

Sapevate che nelle nostre città sono aumentati i falchi pellegrini, gheppi, gabbiani reale, picchi verdi e rosso e i codirossi comune? o che invece i passeri, per l’assenza di cibo in estate (durante la ripoduzione) e di siepi o cepsugli per ripararsi, sono diminuiti notevolemente?

Lo dice l’Atlante ornitologico urbano realizzato nel 2019 dall’Italia, paese che conta al suo attivo ben 61 atlanti rispetto ai 122 di tutta l’Europa.

Si tratta di un elenco completo e aggiornato delle mappe, pubblicato dalla Lipu-BirdLife Italia, in cui vivono e si riproducono gli uccelli in città.

L’Atlante è un’ affascinante mappatura ecosistemica che permette di

  • comprendere come gli uccelli siano importanti indicatori ambientali della qualità urbana, strumenti interessanti per orientare le scelte urbanistiche
  • riscoprire le meraviglie selvatiche che popolano le nostre città

 

4. L’ARCA DI NOÈ DELLA BIODIVERSITÀ

Nelle profondità delle viscere di una montagna ghiacciata su un’isola poco sopra al circolo polare artico, è nascosta la più “grande

arca” che porterà in salvo, se dovesse arrivare il giorno del giudizio universale, il patrimonio vegetale dell’intero pianeta.

Nel Global Seed Vault a Spitsbergen, arcipelago delle Svalbard in Norvegia, sono immagazzinati i semi provenienti da oltre 930.000 varietà di colture alimentari.

Obiettivo: resistere al tempo e sopravvivere a disastri naturali e causati dall’uomo.

È la cassetta di sicurezza che ospita la più preziosa e grande collezione al mondo di biodiversità agricola: 860mila tipi di colture catalogate e conservate in appositi sacchetti di alluminio, con circa 500 semi in ogni sacchetto, ovvero 13.000 anni di storia agricola.

Nel mondo esistono circa 1.700 banche geniche ma questa è l’unica ad essersi posta l’ambizioso obiettivo di stivare quasi la maggior parte di sementi che l’uomo ha sviluppato dalla nascita dell’agricoltura, negli ultimi 10.000 anni.

Se dovesse accadere qualcosa di davvero terrificante e devastante, questo deposito salverà l’umanità.