L’Installazione site specific di Ciriaco Campus

Una città poetica che pulsa tra arte e natura

Da giugno a settembre 2021, l’Auditorium Parco della Musica si è trasformato in un’opera viva con BIODIVERCITY.
Un intervento di arte pubblica firmato dall’artista Ciriaco Campus e nato dalla collaborazione tra Fondazione Musica per Roma e Festival del Verde e del Paesaggio. Un’installazione site-specific di 1000 mq sospesa tra architettura e botanica, arte e paesaggio che invita a perdersi, camminare, sostare, immaginare.

Un giardino contemporaneo, una città da reinventare

BIODIVERCITY è un’utopia possibile.
Una città immaginaria, fatta di segni, materie, piante, opere.
Uno spazio che interrompe il ritmo dell’asfalto per restituire alla città una nuova prospettiva, più umana, più fertile, più libera.
Qui, il quotidiano si trasforma. Le piante diventano architettura. Le opere d’arte diventano strade, finestre, soglie. Lo sguardo si apre, il passo rallenta, il pensiero respira.

Diversità come forma d’arte

Al cuore di BIODIVERCITY c’è la celebrazione della diversità, biologica, culturale, formale.
Un manifesto urbano che afferma: la bellezza nasce dall’incontro tra l’uomo e la natura, tra visioni e radici, tra coraggio e pluralità.
Ogni pianta, ogni colore, ogni struttura racconta un’idea di città in cui le differenze non si cancellano, ma si intrecciano per creare nuovi paesaggi condivisi.

Dettagli che sorprendono, percorsi da esplorare

Passeggiando lungo viale de Coubertin, i visitatori sono stati guidati da texture architettoniche, spunti visivi e 27 “frammenti d’arte” ispirati ai grandi maestri contemporanei, da Pollock a Fontana, da Buren a Kusama.
Tra cespugli, foglie, grattacieli e finestre spunta anche una sorpresa inaspettata: la faccia di King Kong, affacciata da un palazzo.
Un paesaggio in movimento, dove la natura racconta, l’arte accompagna, lo spazio accoglie.

Un invito alla sosta, alla visione, all’incontro

BIODIVERCITY è stato pensato come un luogo da abitare temporaneamente, ma con intensità:
 per chi rimane in città, per chi cerca silenzi in mezzo al cemento, per chi ha voglia di bellezza che si svela.
È l’eco del pensiero di Renzo Piano, che sognava l’Auditorium come una piazza del futuro, dove l’arte si mescola alla vita e lo spazio urbano si apre al senso.

Una visione collettiva

Questo progetto è stato possibile grazie a un dialogo tra arte, paesaggio e città, con il contributo di:

  • Apa Affissioni, per i totem-palazzo e le strutture
  • Luca Catalano, architetto del paesaggio e voce verde del progetto
  • Torsanlorenzo Gruppo Florovivaistico, custodi delle piante
  • Vittorio Guida, autore dell’immagine iconica di King Kong
  • Sol.Pre.A, per le panchine su cui si è posata una calda estate romana

BIODIVERCITY è stato un gesto urbano, un pensiero visivo, un giardino del possibile.

Un modo nuovo di abitare l’arte, un invito a guardare la città come un organismo vivo
, fatto di rami, finestre, persone, sogni.

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