Il Festival è creare un paesaggio quotidiano.

Ci sono quelli che vivono il fuori  per abitudine, perchè lo hanno sempre fatto.

E poi ci sono quelli che vivono il fuori per amore.

Questi sono quelli che quando sono nella Natura ritrovano il sorriso e il buonumore.

E sono gli stessi che quando sentono l’aria leggera dell’inverno o quella avvolgente dell’estate mescolarsi con il profumo di camelia o gelsomino, sono felici.

Per loro, quel continuo andare dentro/fuori ha il senso di un rito propiziatorio e il ritmo avvolgente di un canto blues.

Coincide con una pausa. Una sospensione dal mondo.

In quel movimento c’è la ricerca di un equilibrio.

Di un rifugio, confortevole, colorato, naturale, giocoso e avvolgente. Di un paesaggio da abitare tutti i giorni.