Se son bulbi, fioriranno...

Lezione ispirata ai giardini segreti di Villa Borghese

ore 15.15 - Vivaio Floriana Bulbose


L'ispirazione

L’eleganza nascosta della natura seicentesca

All’ombra delle cupole di Roma, dove oggi il tempo scorre tra viali alberati e capolavori d’arte, un sogno prendeva forma. Era l’inizio del Seicento, e quel sogno portava il nome di Scipione Caffarelli-Borghese: un cardinale collezionista, visionario, amante del bello in ogni sua espressione.
Nel 1605, con l’acquisto del Casino Nobile, Scipione dava il via a un progetto ambizioso: trasformare quella residenza nel cuore della campagna romana in una dimora spettacolare, degna di accogliere non solo opere d’arte straordinarie, ma anche rarità botaniche provenienti da tutto il mondo.
Mentre all’interno si affrescavano stanze e si scolpivano marmi, all’esterno prendeva forma un vero e proprio paesaggio culturale, fatto di parchi, viali, fontane e giardini. Un sistema raffinato che oggi riconosciamo come Villa Borghese, e in particolare come la residenza della celebre Galleria Borghese, tra i musei più affascinanti al mondo.
Ma la vera meraviglia era nascosta.
 Dietro alte mura, lontano dallo sguardo diretto, si celavano i giardini segreti: luoghi di contemplazione e bellezza riservata, progettati per unire l’eleganza naturale alla ricerca estetica.
Tra questi, il Giardino dell’Uccelliera racconta ancora oggi l’anima più intima del progetto Borghese.

Il Giardino dell’Uccelliera

Ispirato al concetto medievale di hortus conclusus, il Giardino dell’Uccelliera era uno spazio raccolto e prezioso, pensato per accogliere le specie botaniche più rare ed esotiche arrivate in Europa grazie alle nuove rotte commerciali verso le Americhe e l’Oriente.
All’epoca, la moda di collezionare fiori particolari era una vera e propria forma di status. Il giardino diventava così un’estensione della residenza, ma anche una sorta di galleria a cielo aperto: non solo decorazione, ma esposizione, contemplazione, ricerca.
Nel Giardino dell’Uccelliera, nulla era lasciato al caso. Le aiuole – chiamate “cassette” nel linguaggio romano seicentesco – erano disposte in spartimenti geometrici, bordati da pianelle in cotto e suddivisi in compartimenti pensati per mettere in risalto ogni singolo esemplare floreale.

La fioritura come spettacolo

Il progetto botanico del giardino oggi riflette le fonti storiche del tempo – dai trattati di Tobia Aldini (1625) e G.B. Ferrari (1633), fino ai documenti relativi ai giardini nobiliari dell’epoca. Ogni scelta è filologica, ma anche emozionale.
Le bulbose, vere protagoniste, sono quelle in voga all’inizio del Seicento:

  • Anemoni (ibridi di Anemone coronaria e pavonina), pianta simbolo dei giardini romani dell’epoca
  • Narcisi (tra cui poeticus, tazetta e jonquilla)
  • Giacinti orientali nei toni originari del bianco e dell’azzurro
  • Scilla hyacinthoides
  • Fritillaria imperialis e persica
  • Ornithogalum arabicum
  • Pancratium maritimum
  • Urginea maritima

Il tulipano, oggi protagonista in molti giardini, qui è volutamente in secondo piano: in Italia la sua moda esploderà solo decenni dopo rispetto ai Paesi Bassi. Viene rappresentato con discrezione attraverso Tulipa sylvestris e alcune varietà botaniche più sobrie, poste vicino ai vasi di gelsomino e in prossimità del Casino dell’Uccelliera.

Un ciclo continuo di fioritura

Il giardino è pensato per essere vivo e fiorito in ogni stagione. Se in inverno e primavera dominano le bulbose, l’estate porta con sé papaveri orientali, nigella, fiordalisi, e una collezione di cisti alternati a gigli bianchi disposti attorno alla fontana. Una progettazione consapevole, che mira a creare un’esperienza sensoriale continua, in equilibrio tra colore, profumo e armonia visiva.

La lezione

Ispirata al giardino segreto di Villa Borghese, questa lezione ti guiderà nel magico mondo delle bulbose!

Cosa imparerai
  • coltivare bulbi stagionali, in vaso o in giardino, con stile, metodo e tanta ispirazione
  • capire che non tutti i “bulbi” sono uguali: tra cormi, tuberi, rizomi e radici carnose, imparerai a distinguerli e a conoscerne le caratteristiche
  • piantare, coltivare, conoscere ciclo vegetativo e fasce climatiche
  • distinguere tra le bulbose a ciclo autunnale-invernale-primaverile e quelle a ciclo estivo-autunnale, per goderti una fioritura continua e spettacolare
  • mettere a dimora, scegliere i substrati giusti, e utilizzare gli strumenti essenziali
  • leggere i cataloghi, orientarti nei garden center e scegliere i bulbi migliori per te.
Fa per te se…
  • ami la natura e vuoi portare un tocco di magia floreale nella tua casa o nel tuo giardino
  • sei curioso/a di scoprire i segreti delle bulbose e di tutto ciò che si nasconde sotto terra
  • vuoi imparare a coltivare fiori splendidi, stagione dopo stagione, con tecniche semplici ma d’effetto
  • ti piacerebbe capire come scegliere e combinare bulbi per creare composizioni originali e durature
  • cerchi un corso pratico, creativo e pieno di consigli utili, da mettere subito in pratica
  • vuoi trasformare un vaso o un’aiuola in un piccolo capolavoro di natura e colore
E se sei un professionista del verde e vuoi…
  • ampliare le tue competenze nella coltivazione e gestione delle bulbose stagionali, per arricchire l’offerta ai clienti
  • approfondire la conoscenza delle diverse tipologie di bulbi, cormi, tuberi e rizomi, per una gestione più consapevole delle piante
  • applicare tecniche avanzate di messa a dimora e cura delle bulbose in contesti sia ornamentali che paesaggistici
  • integrare nuove strategie di progettazione verde, includendo composizioni a lunga fioritura e stagionalità calibrata
  • aggiornarsti sui substrati, strumenti e metodi innovativi per ottimizzare i risultati in vaso e in piena terra
  • offrire consulenze più qualificate su scelta, combinazione e manutenzione di bulbose a clienti esigenti e appassionati
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