Quando si cammina in montagna può capitare ancora di vedere una barma, una roccia sporgente chiusa in alto da una specie di tetto e su uno o più lati da Leggi tutto
Quando si cammina in montagna può capitare ancora di vedere una barma, una roccia sporgente chiusa in alto da una specie di tetto e su uno o più lati da Leggi tutto
SE avete il progetto imminente di fare un giro al Festival per la prima volta, o volete vederlo come non l’avete mai visto – perché in un evento in continuo Leggi tutto
Rimani aggiornato su tutte le iniziative del Festival del Verde e del Paesaggio!
Ho partecipato al Festival del Verde e del Paesaggio all’ Auditorium Parco della Musica – Roma dove si è puntualmente confermata la regola che per quanto un’edizione sia bella e superiore a tutte quelle che l’hanno preceduta, la seguente è ancora più bella. Commovente vedere come questo punto di incontro unico nel suo genere fra produttori, espositori, progettisti, visitatori e ogni genere di umanità abbia vissuto giornate bellissime nell’assoluta indifferenza a condizioni meteo molto severe. Nessuna sorpresa per me che ho l’occasione di seguire il lavoro sapiente di Gaia Flavia Zadra e di tutta la sua equipe da ormai sei sessioni. Il Festival ha la forza di un pubblico affezionato che per nessuna ragione rinuncerebbe a condividere le continue evoluzioni, perché il Festival è sempre uguale a se stesso nella qualità della selezione degli espositori, nella perfetta organizzazione dei servizi, e nell’offerta culturale che è particolarmente aperta ai giovani, ed è sempre del tutto diverso, originale e imprevedibile. Il Festival è il pubblico, rappresenta le sue attese e le sue speranze che dal mondo del giardino privato si proiettano chiaramente sulla città, per un miglioramento della condizione del nostro habitat. Guai a non ascoltare le voci di questo ambiente sobrio e sereno, ma determinato che offre alla città delle risorse ancora inesplorate.