Lista di oggetti desiderio per gli anni futuri.  Nella nostra, ai primissssssimi posti, c’è la vertical farm, rivoluzionaria fattoria verticale teorizzata da Dickson Despommier per la produzione “senza suolo” di ortaggi e verdure.

Basterebbero 50 edifici di 30 piani con base di mezzo isolato dedicati al vertical farming per garantire alla popolazione di New York il 50% del fabbisogno di proteine.

Se, come dicono le stime, entro il 2050 la popolazione sulla Terra dovesse aumentare davvero del 40% fino ad arrivare  a 9,5 miliardi, la quantità di terra arabile non sarebbe più sufficiente a soddisfare il fabbisogno nutrizionale del pianeta. E se a questo aggiungiamo le conseguenze (ormai visibili a tutti) del cambiamento climatico e dello sfruttamento umano delle risorse naturali, pari al 60% degli ecosistemi, forse esisterebbe la concreta possibilità che entro quella data, in assenza di radicali modifiche strutturali al nostro sistema di produzione e consumo, avremmo bisogno di un piccolo aiuto ….

Potrebbe dunque il vertical farming essere la soluzione? Sì, Secondo i dati emersi da Future Farming, la ricerca di Porsche Consulting sul futuro dell’industria agricola. Questa forma di agricoltura ridurrebbe del 95% il suolo utilizzato, del 70% i consumi d’acqua e allo stesso tempo aumenterebbe i ricavi dell’ 80%, perché il tasso di produttività delle vertical farm è 75 volte maggiore rispetto a quello della coltivazione tradizionale. Sembra impossibile? Vi assicuriamo che non è così …

 

Che cos’è una vertical farm?

E’ un’ innovativa e supertecnologica  fattoria verticale, dotata di contenitori multilivello in cui vengono coltivati ​​prodotti alimentari a base vegetale con soluzioni nutritive e luce solare artificiale. Circuiti idraulici chiusi  forniscono nutrienti a ciascuna pianta. Il sistema è quindi in grado di sostenere le piante utilizzando molta meno acqua. La luce solare viene sostituita da una luce artificiale adattata alle esigenze delle piante.

Quali sono i vantaggi?

La vertical farm non ha bisogno di terra perché è una coltura idroponica; non utilizza pesticidi, diserbanti e ogm; aumenta la resa per unità di superficie così da garantire cibo in sufficienza a tutta la popolazione; non è influenzata dalle condizioni climatiche, il che significa che il cibo può essere prodotto ovunque in ogni stagione. Nessun parassita, nessuna sostanza nociva immessa nell’ambiente, prodotti sani e freschi 365 giorni l’anno. Forse abbiamo trovato l’agricoltura ideale per il mondo di domani, sempre più urbanizzato, danneggiato dall’uomo e impoverito delle sue risorse.

E non dimentichiamo che può essere localizzata in qualsiasi luogo, dal Polo Nord all’Equatore, dal tetto di un edificio alla galleria di una metropolitana abbandonata, all’interno di una casa o di un supermercato. Le aziende agricole si avvincinano ai propri clienti: gli agricoltori possono affittare spazi nei supermercati, i supermercati possono diventare agricoltori o piuttosto un’azienda agricola verticale integra un supermercato o i consumatori diventano coltivatori con una piccola vertical farm nelle loro cucine. Insomma le possibilità in futuro di mangiare bene e vivere felici sono infinite!!! Se applicata su larga scala, potrebbe sfamare chiunque nel mondo a qualsiasi latitudine e clima salvando l’ambiente …

Il vertical farming  può assicurare ai gruppi della grande distribuzione una produzione costante tutto l’anno, sia nella quantità che nella qualità, a prescindere dalle condizioni climatiche esterne. È una grande sfida che lega l’agricoltura all’alta tecnologia per fornire a consumatori e retailer prodotti ottimi in modo sostenibile. Luca Travaglini di Planet Farms

 

Quali sono gli svantaggi?

Bene, a questo punto, vi starete chiedendo “perchè la vertical farm è  ancora solo un sogno metropolitano?”. Fino a qualche anno la tecnologia non era tanto evoluta da abbattere i costi di questa rivoluzionaria forma di coltivazione. Oggi dopo anni di esperimenti, sembra si sia trovata una strada sostenibile e gli imprenditori che hanno deciso di puntare al futuro, iniziano finalmente a vedere i primi frutti. Planet Farms, è uno dei più innovativi laboratori d’Europa, dedicato all’ agricoltura indoor. Nato dalla collaborazione tra la start-up Planet Farms, Travaglini FarmTech e Signify (ex Philips Lighting), la fattoria urbana verticale è dotata di camere bianche in cui crescono diverse colture e di speciali lampade capaci di emettere le lunghezze d’onda ideali per la crescita, modulate a seconda dello stadio fenologico della pianta. All’interno del laboratorio sarà possibile coltivare prodotti freschissimi, sani, perchè privi di pesticidi e sostenibili, perchè questo tipo di agricoltura permette un risparmio idrico pari al 95%  .. e questo 365 giorni l’anno.

 

E nell’attesa che il mercato dell’agricoltura verticale globale – come prevede un recente rapporto, pubblicato da Allied Market Research e intitolato “Vertical Farming Market: Global Opportunity Analysis and Industry Forecast, 2017-2023” –  raggiunga i 6,4 miliardi di dollari entro il 2023 e la nostre città diventino davvero luoghi in cui vivere meglio … continuiamo a perderci tra chiacchere e verdure nei nostri mercati rionali o a svicolare tra le lunghe corsie dei supermercati alla ricerca di prodotti di stagione di origine italiana

 

 

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