Sui giardini pensili dell’Auditorium di Roma, apre Inside/out, il temporary shop del Festival del Verde e del Paesaggio.

Ispirato ad un abitare fuori-dentro, restituisce un’idea di casa accogliente e calda, un rifugio contemporaneo cui affidare l’importante compito di nutrire corpo e anima.

Una casa felice, che fa stare bene e si prende cura di chi la abita perché da oggi qualunque prodotto o spazio con cui interagiremo, dovrà essere significativo e promuovere l’equilibrio armonioso tra benessere fisico, emotivo, cognitivo e spirituale.

Di fronte alle urgenze del momento, lo spazio domestico diviene manifesto e ridefinisce quell’abitare di Walter Benjamin “bozzolo in cui gli esseri umani prendono forma”.

Le stanze, proprio come gli abiti che indossiamo, si trasformano, accolgono nuove abitudini, estetiche inedite e desideri nascosti.

Ecco che la casa si fa sempre più organismo vivente, doppione microcosmico del corpo umano che raddoppia e sottolinea la personalità di chi la abita, rappresentandola simbolicamente.

Inside/Out il temporary shop

Inside/out immagina scenari domestici di un abitare che abbraccia la semplicità d’essere e non di apparire e si lascia guidare dal comfort – tema chiave dell’interior design dei prossimi anni – perché nello spazio domestico post-pandemia la ricerca del benessere è una priorità.

Seguendo quindi il filo del comfort, nella casa di Inside/out trionfano

  • i materiali tattili, organici, capaci di disegnare una tavolozza multisensoriale
  • i colori che riflettono la meraviglia della biodiversità sulla Terra
  • gli oggetti che invitano a giocare con la quotidianità
  • la celebrazione di tutto ciò che è antico e ha una storia
  • ma anche di pezzi vintage e di seconda mano
  • la fusione di interno ed esterno di Pontiana memoria, con la consapevolezza di un necessario e autentico rapporto con la natura per vivere meglio.

La casa di Inside/out, da vivere più che da esibire, propone piccole sculture e arazzi, candele, vasi, piatti, taccuini, tarocchi, lampade, arredi e tessuti.

Oggetti che condividono il pensiero di cura che li ha ispirati e i valori di una nuova sostenibilità che si concretizza in artigianalità, produzione locale, dovere verso il pianeta, relazione con il mondo naturale, animismo, circolarità e valore del tempo.

È il punto di incontro tra arte e design, ludico e classico, artigianato e prodotto in serie, dentro e fuori che fa del “fatto a mano” quasi un must have e delle gioiose combinazioni di colori, forme e fantasie, la sua firma.

I brand di Inside/out

Compagni di questa nuova avventura del Festival, sono

brand uniti nella ricerca di uno stile di vita slow che trova nella natura la sua fonte di ispirazionein e nel comfort “quel qualcosa di superiore” – come scriveva Gio Ponti – che rende la casa il luogo in cui “fare sostanza della felicità della gioia di vivere”.

Spazio Giallo Interiors

Spazio Giallo Interiors è un collettivo audace e multidisciplinare, aperto alla creatività e alla diramazione di idee.

Risponde alle parole chiave creatività e design, rispecchiandosi nelle parole di Gio Ponti: ‘Tutto al mondo deve essere coloratissimo’.

L’attenzione al colore è infatti uno dei temi centrali del collettivo che fa di ogni progetto una nuova storia da raccontare.

Nelle sue proposte si legge la voglia di evadere e di trasformare il quotidiano in altro, attraverso modi nuovi di percepire e vivere la casa.

Proprio per questo, ogni casa arredata da loro creata è unica,  rispecchia il carattere la memoria, la personalità, e l’ interiorità di chi la abita.

“Insieme, aiutiamo a soddisfare i desideri di ogni cliente, con particolare attenzione ai loro vissuti e gusti personali, esternandoli attraverso l’ interior design. Ogni progetto è un’’interazione irripetibile tra cliente e professionisti che creano ambienti ad-hoc.”

La maison Rive Gauche

La Maison Rive Gauche è una storia francese a Roma.

È un viaggio nel colore, nelle trame e negli orditi.

È un approdo per gli esploratori del mondo dell’ architettura d’interni e di esterni.

Una realtà professionale solida e aperta alla ricerca nell’ambito di tecniche, materiali, oggetti di design. Un incrocio di culture che dura da trent’anni.

Uno spazio di esposizione e di scambio per la qualità dei luoghi di vita e di lavoro. Uno spazio che è casa.

L’ora del tè


Ispirato al tè e alla sua filosofia, L’ora del Tè è uno spazio nascosto nel cuore della Trastevere più vera e autentica. Nella strada che prende il nome dagli artigiani che un tempo creavano fabbricavano vasi di terracotta, a pochi passi da piazza di Santa Cecilia.

La sfida di questo negozio che mescola abilmente modernariato, antiquariato e design è proporre uno stile “urban-rural” che nasce dall’ibridazione di

  • città e campagna
  • contemporaneità e romanticismo
  • cultura e tradizioni
  • felicità e lentezza.

Il risultato della combinazione di materiali, colori, arredi e oggetti è una casa moderna che invita ad apprezzare una maniera di abitare legata ai ritmi della natura, a ciò che ha memoria antica e agli affetti spontanei.

La miscellanea di pezzi unici selezionati da Daniela Pancalli regalano la sensazione gioiosa che si prova quando si ha bisogno di poco per essere felici.

&Oltre

È un mondo eclettico quello dell’ interior designer Niccolò Recchi.

Ci ricorda concettualmente ed esteticamente, quanto sia necessario (nel design e in tutti i campi) mantenere un dialogo tra culture e tradizioni, riti e rituali, per creare luoghi che offrano quella capacità di “abitare poeticamente la Terra” di cui parla un celebre verso di Hölderlin.

Con lo sguardo rivolto all’essenza dell’abitare più che allo stile, interpreta bisogni e desideri e crea con i suoi oggetti e arredi che parlano le tante lingue del mondo. Spazi domestici significativi, capaci di raccontare la storia personale di chi li abita.

La combinazione di elementi decorativi e citazioni storiche traducono la filosofia del suo spazio &Oltre nel centro storico della città: guardare al passato per prevedere il nostro futuro.

Santa Spina


Nasce dall’incanto per il regno vegetale,  il nuovo progetto del paesaggista e designer Andrea Ciocchetti fondatore di Santa Spina, una collezione di piante grasse in ferro dalle tinte accese che guardano alla bellezza lussureggiante del poetico paesaggio del Marocco.

Punto di fusione tra arte, artigianalità e design i suoi cactus – Guendalina, Carlos Juanito – celebrano la preziosa biodiversità di forme, pattern e colori del mondo naturale.
Santa Spina è così filosofia e manifesto di un abitare biofilico tra dentro e fuori in una casa che si fa giardino dove si impara l’arte di vivere in connessione con la natura.
In questi piccoli arredi di design che stimolano esplorazioni virtuose verso il nostro essere natura, l’ etica și mescola all’estetica, il naturale all’artificiale, l’ironia al mito.